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sabato 25 giugno 2016

Un allevatore che non mangia carne

La verità da un allevatore che non mangia carne


TUTTA la verità da un allevatore che non mangia carne

di Howard Lyman

Faccio parte della 4° generazione di allevatori per carne e latte. Sono cresciuto in una fattoria del Montana e ho lavorato là per 20 anni.
So per esperienza diretta come si allevano le mandrie e come viene prodotta la carne in questo paese.

Oggi sono il Presidente dell'Unione Internazionale Vegetariana.
Allora amavo gustarmi bistecche. Ma se voi sapeste quanto io so circa quello che c'è dentro e quello che può farvi, sareste anche voi vegetariani come me. E che ci crediate o no, come puro vegetariano che non consuma nessun prodotto di origine animale, mi gusto il cibo oggi più che mai.

Se siete consumatori di carne in America (ndt: penso che valga anche per gli altri paesi), avete il diritto di sapere che avete qualcosa in comune con la maggior parte delle mucche che avete mangiato: anche loro hanno mangiato carne.

Quando una mucca viene macellata, circa la metà non viene consumata dagli umani: intestino e il suo contenuto, testa, corna, ossa e sangue. Questi resti vengono messi in giganteschi contenitori nelle industrie di riciclo, insieme ai corpi di mucche ed altri animali di fattoria malati. Il riciclo frutta circa 2.4 miliardi di dollari all'anno, lavorando circa 40 miliardi di libbre (ndt: una libbra è circa 453 gr) di carcasse. Nessun animale, che sia terribilmente malato o con cancro o putrido, viene scartato da quest'industria.

Un altro ingrediente dell'industria del riciclo è rappresentato da animali d'affezione uccisi per eutanasia (i 6 o 7 milioni di cani e gatti che vengono soppressi nei canili o gattili americani ogni anno).

La sola città di Los Angeles, per esempio, spedisce a queste industrie circa 200 tonnellate di animali soppressi al mese. A quest'impasto si aggiungono gli animali soppressi per piani di controllo e le vittime di incidenti stradali (questi ultimi non vengono raccolti giornalmente, e in estate gli addetti a questa raccolta riescono a sentire l'odore prima di vedere).

Quando questo mix viene cotto, la parte grassa più leggera che sale in superficie viene raccolta e raffinata per uso cosmetico, per lubrificanti, saponi, candele e cere. La parte proteinica più pesante viene fatta seccare e polverizzata. Questa polvere marrone è composta da circa 1/4 di materiale fecale.
Questa polvere viene utilizzata come ADDITIVO per quasi tutti i mangimi per animali così come per i mangimi per allevamenti. Nel 1995, 5 milioni di tonnellate di materiali di scarto provenienti da macelli sono stati venduti per alimenti animali negli Stati Uniti.

Anch'io utilizzavo questi materiali, e non mi passava per la testa che stavo alimentando la mia mandria con un'altra mandria.
Nell'agosto del 97, in replica alla preoccupazione crescente a proposito dell'encefalopatia spongiforme bovina, l'FDA ha emesso nuove norme che bandiscono l'alimentazione di ruminanti con proteine provenienti da ruminanti, dunque le mandrie non sono più così cannibali come le avevamo costrette ad essere.

Ma mangiano ancora, comunque, composti di carcasse di cavalli, maiali, cani, gatti, polli, tacchini, così come sangue e materie fecali delle stesse specie.

Circa il 75% dei 90 milioni di mandrie da carne vengono nutriti con mangimi "arricchiti" di sostanze provenienti da fabbriche di riciclo. L'uso di escrementi animali nei mangimi è altrettanto comune, essendo una parte valutabile in 1,6 milioni di tonnellate annuali.

In Arkansas, per esempio, di media una fattoria alimenta la sua mandria con 50 tonnellate di residui avicoli ogni anno. Un allevatore dell'Arkansas è stato segnalato dal News and World report per aver acquistato 745 tonnellate di residui avicoli raccolti dai canali di scarico di allevamenti avicoli. Dopo averlo mescolato con piccole quantità di soia, lo somministra ai suoi 800 capi di bestiame, facendoli diventare, "grassi come palle di burro". "Se non avessi questo scarto avicolo", commenta, "dovrei vendere la metà del bestiame, perché gli altri mangimi sono troppo cari".

Per chi consuma carne, questo è il cibo del vostro cibo.

Noi non sappiamo tutto quello che c'è da sapere sull'argomento della correlazione tra malattie animali e umane, ma per alcune malattie, come le patologie legate alla rabbia, sappiamo che la trasmissione è diretta animale-uomo. Sappiamo che l'avvelenamento di cibo dovuto ai colibatteri presenti nella materia fecale che contaminano il cibo portano alla morte di 9000 americani all'anno, e che l'80% dell'avvelenamento da cibo è dovuto a carne contaminata. E adesso sappiamo anche che la tragedia che ha afflitto l'Inghilterra , può "saltare la specie" e dare origine a nuove varianti della malattia di Creutzfeld-Jacob.

Per troppi umani, la prima decisione cosciente circa la loro salute consiste se fare un bypass, un'angioplastica, oppure tra chemioterapia e radiazioni.
In realtà sappiamo che ogni giorno siamo costretti a prendere decisioni che ci possono portare verso oscure possibilità o positivi risultati. E le prendiamo ogni volta che immettiamo "carburante" nel nostro corpo.

Per fare le nostre scelte, dobbiamo iniziare con il conoscere i fatti. 

venerdì 24 giugno 2016

Lasciare un cane chiuso in macchina al caldo è un reato, cosa fare ?

Lasciare un cane chiuso in macchina al caldo è un reato
Arriva il caldo e, come ogni anno, si ripresenta il problema di animali lasciati in automobile sotto il sole per andare a fare la spesa o altre faccende.
Questo comportamento cagiona sofferenza all’animale e in alcuni casi, come purtroppo esperienza insegna, può cagionarne la morte, diventando il veicolo un vero e proprio forno.
Per tale motivo, diversi regolamenti per la tutela ed il benessere degli animali, impongono il divieto detenzione all’interno di veicoli.
Così la città di Roma tra gli articoli del proprio regolamento prevede il divieto di lasciare animali chiusi in qualsiasi veicolo al sole, dal mese di aprile al mese di ottobre compreso di ogni anno, nonché di lasciare soli animali chiusi, permanentemente, anche se all’ombra e con i finestrini aperti.
In caso di violazione scatta una sanzione pecuniaria da euro 200,00 fino a ben 500,00 euro!
Ma vi è di più: la detenzione di un animale in un veicolo fermo, nel periodo caldo, può configurare una responsabilità penale.
I giudici italiani purtroppo hanno dovuto esprimersi più volte sul punto.
Così, per esempio, recentemente la Corte di Cassazione ha confermato lacondanna per abbandono e detenzione incompatibile di animale due proprietari per aver lasciato il proprio beagle all’interno di un’autovettura con temperatura esterna di 30 gradi.
Il povero cane aveva attirato i passanti con il proprio abbaiare prolungato e, per fortuna, alcuni cittadini avevano prontamente contattato la polizia municipale.
Ma come possiamo comportarci se ci imbattiamo in un cane, o qualsiasi altro animale, chiuso in un veicolo al caldo?
La prima cosa è contattare immediatamente la polizia locale per chiederne l’immediato intervento.
Meglio non essere soli, ma avere testimoni e far presente già al telefono riguardo alle condizioni di salute dell’animale, al fine di poter far intervenire un veterinario.
Aggiungiamo che il reato di danneggiamento semplice è stato depenalizzato e, in caso  di necessità per salvare la vita ad un animale il soccorritore (munito di testimoni) può esonerarsi dalla richiesta di risarcimento del danno in caso di rottura del finestrino.
A cura di ALAA
Claudia Taccani
Avv. e responsabile Sportello Legale OIPA
sportellolegale@oipa.og

domenica 19 giugno 2016

APPROCCIO OLISTICO


APPROCCIO OLISTICO


EZIOPATOGENESI


Opinione altrui: www.scienzavegetariana.it/argomentinbreve/kprostata.html



Nell'eziopatogenesi del tumore alla prostata si riconoscono, oltre a cause genetiche, anche cause ambientali, dal momento che l'incidenza del tumore prostatico differisce nelle varie parti del mondo. Uno dei fattori ambientali più importanti che influenzano la comparsa di questa patologia è la dieta, che può agire attraverso vari meccanismi, sia favorenti che protettivi.

Nostra opinione


La prostata è un ghiandola posta in una posizione in cui vi è poco scambio dei liquidi organici. Ne consegue che quando i suoi tessuti si intossicano, a causa del contenuto tossico dell'urina che passa attraverso di lei, l'unica soluzione che le sue cellule hanno di sopravvivere è quella di trattenere acqua per diluire le tossine e rendere più salubre il loro ambiente.
Questo comporta un rigonfiamento della prostata; rigonfiamento che restringe lo spazio interno in cui transita l'urina rendendo difficoltosa la minzione, ovvero il tentativo di farla uscire.

PROFILASSI


  1. Seguire un programma di ginnastica per i muscoli del bacino.
  2. Utilizzare alimenti che non creino un'eccessiva acidità organica e consentano al pH dell'urina di irmanere nel suo normale livello di acidità, sarebbe buona norma:
    • assumere un paio di capsule al giorno di "Cloruro di Magnesio".
    • assumere 1/2 cucchiaino al giorno di "Basen Pulver" della Pascoe. Si tratta di un ottimo rimedio per riportare nella norma il pH di tutto l'organismo.
    • bere almeno 2 tazze al giorno di infuso di Equiseto (Coda cavallina). Lo si prepara facendo bollire per 30 secondi un cucchiaio raso di equiseto in 1/4 di acqua. Va bevuto caldo o tiepido, anche dopo mangiato. Si può zuccerare con un po' di fruttosio o zucchero di canna.

TERAPIA


Se il caso non presenta una gravità tale per cui è necessario l'intervento chirugico Turp o una cura a base di antibiotici, è possibile intervenire nel modo seguente.

Suggerimenti molto importanti


  • Evitare lo stress, in quanto produce un notevole ricambio di cellule organiche, con la conseguente generazione di acidi urici dovuti alla metabolizzazione delle cellule eliminate.
  • Stimolare sul volto i punti riflessi per la prostatite, untilizzando la metodologia Dien' Cham'. Per una dettagliata descrizione vedere la pagina Dien' Cham'
  • Assumere un paio di capsule al giorno di "Cloruro di Magnesio", ha un ottimo effetto e se ne possono leggere i tanti vantaggi per la salute cliccando qui.
  • Cambiare dieta eliminando cibi e bevande che lasciano ceneri acide. Sono altamente proibiti: latte artificiale (soia, avena, riso, ecc.), succhi di frutta conservati, Coca cola, latte e latticini di mucca, cioccolata e dolciumi di pasticceria.
  • Seguire le direttive alimentari.
  • Specialmente se vi sono delle macchioline bianche sulle unghie, assumere un oligoelemento Zinco, tutti i giorni. Il liquido va posto sotto la lingua e lasciato finché viene assorbito.
  • Assumere 1/2 cucchiano al giorno di Basen Pulver della Pascoe. Si tratta di un ottimo rimedio per riportare nella norma il pH (livello di acidità) di tutto l'organismo.
  • Fare esercizi che rinforzano i muscoli del bacino pelvico ed aiutano nell'impotenza, nell'ipertrofia prostatica e nell'eiaculazione precoce, vedi: "Esercizi di Kegel".
  • Ginnastica leggera. Purtroppo la vita sedentaria crea un ristagno di energia nella zona che va dai genitali all'ano (perineo), a questo si aggiunga una cattiva circolazione del sangue e della linfa che impediscono un buon nutrimento della prostata ed il completo liberarsi dalle tossine accumulate col suo metabolismo. Per eliminare tali problemi, ed aiutare l'organo a star sano, è molto importante, eseguire due volte al giorno, per almeno 10 volte, i seguenti esercizi in grado di allentare le tensioni e i malesseri della prostata, della vescica e del retto.
    • In piedi:
      • Inspirando, ruotare il bacino in avanti creando una tensione nell'ano. Espirando, rilasciare la tensione ruotando il bacino all'indietro.
    • Sdraiati a pancia in su, piedi a circa 1/2 metro dalle natiche, distanti circa 1/2 metro tra loro:
      • Inspirando, stringere l'ano sollevandolo. Rimanere in tensione qualche secondo. Tornando col bacino a terra, rilasciare l'aria e la tensione all'ano.
    • Mani col palmo a terra, a fianco del corpo.
      • Inspirando, sollevare il bacino fintanto che si può, evitando di forzare. Rimanere in tensione qualche secondo. Rilasciare l'aria e la tensione tornando col bacino a terra.
        Possibilmente stringere l'ano mentre si solleva il bacino e lasciarlo andare quando lo si abbassa.
    • In ginocchio, palmo delle mani a terra. Gambe e braccia formano 90° rispetto al tronco. L'esercizio ricorda il gatto quando inarca la schiena.
      • Inspirando, alzare la testa mentre si abbassa il ventre verso il pavimento. Espirando, abbassare la testa ed alzare la schiena in modo da formare una gobba.

    • Per una dettagliata descrizione di questi e altri esercizi, che hanno aiutato moltissimo la prostata dello scrivente (73 anni compiuti) vedere il sito: www.orgawell.ch




Suggerimenti secondari


  • Fare una pulizia radicale del colon, in quanto, se le sue pareti sono infiammate, possono uscire delle sostanze tossiche che, nel tempo, avvelenano l'ambiente che circonda la prostata. Per tale pulizia ci si può avvalere di qualche (4-5) seduta di Idrocolon terapia, oppure fare una cura completa di Sistema Colonix.

  • Abbiamo constatato dei buoni risultati utilizzando farmaci naturali come il Populus della Hell; l'MA179 (Ranjamap) dell'Ayurveda Maharashi, la Tintura madre (TM) di Agnus Castus e di Sequoia gigante.

  • Nel sito www.rivistaurologia.net/4_00/articolo8.htm si mostrano i risultati positivi ottenuti con la Serenoa Repens (SR) nei problemi dovuti all'Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB). Il farmaco associato è il Permixon, che si trova in commercio in confezione da "16 capsule di gelatina molle per uso orale da 320 mg."

Importante. L'ipertrofia prostatica, in poche parole, indica che la ghiandola si è gonfiata e che è presente un'infiammazione locale. La saggezza popolare insegnava ad assumere un cucchiaino di olio di ricino al giorno per rimuovere le eventuali infiammazioni. Ebbene, abbiamo verificato che l'assunzione di un cucchiaino di olio di ricino al giorno può davvero aiutare nel ripristinare la salute nella prostata, fermo restante il fatto che se l'alimentazione non viene curata, l'olio di ricino potrà fare ben poco. Per assumerlo, metterne un cucchiaino in bocca e bere subito una bevanda calda.

Nei casi in cui il PSA raggiunge livelli pericolosi sarebbe bene provvedere una cura con la Formula Caisse che serve a prevenire e/o curare le forme tumorali.

Attenzione! Resta inteso che quando il PSA raggiunge valori pericolosi qualsiasi approccio naturale deve comunque essere deciso e controllato da un professionista.

MEDICINA NATURALE: SITI INTERESSANTI


sabato 18 giugno 2016

Principali cause di morte nel mondo occidentale


Principali cause di morte nel mondo occidentaleA cura di Marcello Pamio, tratto dalla dispensa "Le malattie inventate", di prossima pubblicazione

Principali cause di morte in AmericaNegli Stati Uniti d’America, la prima causa di morte sono le malattie cardiovascolari, la seconda i tumori e la terza sono gli errori dei medici (si prescrivono farmaci tossici, si sbagliano le diagnosi e le operazioni).
Secondo il prestigioso 
Journal of the American Medical Association (JAMA, nr. 284 del 26 luglio 2000), il giornale ufficiale del potentissimo sindacato dei medici americani: «gli interventi chirurgici non necessari, gli errori medici, gli effetti collaterali dei farmaci, ecc. causano lo stesso numero di morti delle cardiopatie e dei tumori. Più di 250.000 persone muoiono ogni anno per l’operato dei medici. Parliamo solo di morti, senza contare le menomazioni permanenti, le lesioni o le patologie più gravi che insorgono per effetto di farmaci o interventi di chirurgia. Il numero di persone che sviluppano disabilità, disturbi seri e cronici o malattie correlate a farmaci e interventi chirurgici potrebbe superare i 3 milioni all’anno»[1]
Ecco le classifica delle prime tre cause di morte negli States, con i rispettivi dati:

1) Malattie cardiovascolari: 869.724[2] morti (anno 2004)
2) Tumori: 
559.000[3] morti (anno 2007)
3) Medici: 
250.000[4] morti (anno 2000)

Principali cause di morte in Italia In Italia la situazione è pressoché uguale, se non peggiore, come vedremo.
Le malattie cardiovascolari uccidono nel nostro paese circa 242.000 persone, di cui 73.000 provocati solamente dall’infarto.
[5]
Sono 1.500.000 i malati già affetti da cardiopatia ischemica
[6] e oltre 1.150.000 i ricoveri annuali sempre per queste patologie.[7]
Il tumore, dati Istat, uccide ogni anno oltre 162.000 persone.
Secondo Assinform (editore di riviste specializzate nel settore del rischio nel campo sanitario), ogni anno muoiono a causa di errori dei medici circa 50.000 persone.
Oltre 130 persone al giorno muoiono per un qualche errore.
Quindi le prime tre cause di morte, anche da noi sono:

1) Malattie cardiovascolari: 242.000 morti (anno 2007)
2) Tumori: 162.000 morti (anno 2005)
3) Medici: 50.000 morti (anno 2004)

La popolazione americana è di circa 300 milioni di persone, mentre quella italiana raggiunge a mala pena i 60 milioni. Il che significa che l’America ha 6 volte il numero degli abitanti italiani.
Ma le prime tre cause di morte da noi non sono un sesto di quelle d’oltreoceano.

Mi spiego meglio.
Se su 300 milioni di abitanti, ogni anno in America ne muoiono 870.000 per malattie cardiovascolari, si dovrebbe ipotizzare che da noi, con un sesto della loro popolazione, i morti siano appunto un sesto (870.000 : 6 = 145.000). Invece non è così, perché da noi ogni anno ne muoiono oltre 240.000. Come mai questa differenza?
Lo stesso per i tumori. In America ogni anno 559.000 persone non ce la fanno a superare le terapie chimiche debilitanti (chemio e radio); da noi invece di essere sei volte di meno rispetto i loro dati (559.000 : 6 = 93.000), sono oltre 160.000.
Idem per la cause iatrogene. Nel nuovo continente, ogni anno gli errori dei medici provocano la morte di 250.000 persone; da noi invece di essere sei volte di meno (250.000 : 6 = 41.600) sono 50.000.

Per tanto prima di giudicare la sanità statunitense, sarebbe meglio guardarsi in casa propria. La nostra sanità, a parità di popolazione, è peggiore di quella americana e provoca più morti ogni anno.
Con questo non si vuole assolutamente attaccare e/o criticare la classe medica, ma sottolineare semplicemente che anche i medici, dall’alto della loro sapienza e conoscenza, possono sbagliare. E sbagliano!
Anche i medici sono esseri umani, e in quanto tali, sono perfettibili.
Ultima ma importante avvertenza: tutti i farmaci sono sostanze chimiche di sintesi - cioè fatte in laboratorio di derivazione petrolifera - tra le più pericolose in commercio.
Il loro uso inappropriato provocherà conseguenze inaspettate.
Un esempio per tutti gli antibiotici. Questi farmaci non servono a nulla contro i virus, eppure vengono prescritti da medici e assunti da pazienti per infezioni virali, per esempio.
Gli antibiotici lo dice il nome stesso (“anti-bios” = contro la vita), distruggono i microrganismi patogeni (batteri, microbi, ecc.) ma anche quelli sani e importanti alla vita, come la flora batterica intestinale. Una flora intestinale distrutta, non riuscirà a tenere sotto controllo la crescita di altri microrganismi pericolosi, permetterà per esempio alla Candida di proliferare indisturbata nell’intestino e successivamente in tutto il corpo.
Oggi la Candida rappresenta un grosso problema sanitario, poco considerato anche dai medici, la cui diffusione dipende da un organismo acidificato e pregno di farmaci.
Di tutti i farmaci è necessario leggere attentamente il foglietto illustrativo (il bugiardino) dall’inizio alla fine, per prendere coscienza degli effetti indesiderati, degli effetti secondari e collaterali. Leggerlo prima di prendere qualsiasi farmaco, e non dopo.



[1] “Vogliono farvi ammalare”, Kevin Trudeau, ed. Momdadori [2] American Heart Association, “Cardiovascular disease”, www.americanheart.org/presenter.jhtml?identifier=4478 
[3] American Cancer Society, anno 2007, www.cancer.org[4] JAMA, 26 luglio 2000
[5] “Il Corriere della Sera”, 23 agosto 2008 [6] Tratto dal sito www.medinews.it [7] “Infarti, duecentomila morti all’anno”, Il Corriere della Sera del 25 aprile 2001

 

Malattie cardiovascolari A cura di Marcello Pamio, tratto dalla dispensa "Le malattie inventate", di prossima pubblicazione

Le malattie cardiovascolari sono imputate di essere la causa numero uno di morte nel mondo occidentale. Come vedremo però non sono la “causa” ma il “sintomo” di un profondo disagio interiore.
Per tutte le patologie correlate (infarto, ipertensione, trombosi, aneurisma, ictus, ecc.) vale quanto è stato detto nei due capitoli precedenti sul colesterolo e l’osteoporosi.

Il cuore Il cuore è un organo potentissimo, forse il più potente del corpo umano, la cui durata è stupefacente. Il lavoro di cui è capace nel corso della vita è meraviglioso: i battiti cardiaci annuali sono di circa 40.000.000, e in una vita media di 80 anni esso si contrae qualcosa come 3.2 miliardi di volte. Ininterrottamente!
E’ l’organo centrale dell’apparato circolatorio: attraverso il sistema venoso gli arriva il sangue, e attraverso il sistema arterioso lo invia alla periferia, a tutti gli organi.
Si può evincere da questo, l’estrema importanza della qualità del sangue.
Il cuore, come ogni altro organo, non può essere separato dall’individuo: è una parte integrante dell’intero organismo e la sua malattia non è che una parte della malattia dell’individuo. La medicina ufficiale invece, separa e smembra l’essere umano in cellule e organi. Si sofferma sul sintomo e non sull’origine del problema.
Per questo in un sofferente di cuore non si deve tener conto solo delle emozioni ma anche di tutte le altre abitudini mentali e soprattutto fisiche (alimentazione, tossiemia, ecc.).

Energia nervosa Più è attivo il corpo, più intese sono le emozioni che si vivono, maggiori sono le irritazioni locali e generali e più duramente il cuore lavora.
L’energia nervosa, che rappresenta il potere funzionante, può essere sprecata da un’alimentazione errata per lungo tempo, da una sovralimentazione caratteristica della società industrializzata, preoccupazioni, ecc.

Tossiemia Questa situazione è probabilmente alla base di ogni malattia organica. La malattia infatti si sviluppa in una qualsiasi parte del corpo dopo che si è stabilito un indebolimento generale, indebolimento dovuto ad uno stato di tossiemia generalizzato.
La tossiemia è un avvelenamento progressivo del sangue dovuto a tossine. Avviene quando si trattengono scarti fisiologici (metaboliti) che non vengono correttamente eliminati ed espulsi dall’organismo.
Prima però della manifestazione patologica esiste da tempo una tossiemia, e più a lungo viene permesso di persistere a questa condizione e maggiore è il deterioramento dei vari organi, come per esempio il cuore.

Le tossine onnipresenti (nei cibi) e autogenerate (emozioni negative) sono, in un corpo sano (sotto tutti i punti di vista), prodotte e immediatamente eliminate. Quando invece il corpo non è sano a causa dello stile di vita (alimentazione, mondo dei sentimenti ed emozioni, ecc.), queste tossine non fuoriescono predisponendo il terreno alla malattia (acidificazione).  
Tutte le medicine, come è stato detto precedentemente, sono sostanze tossiche pericolose per l’uomo: producono una tossiemia tra le più difficili da eliminare.
Sostanze chimiche contenute nei farmaci possono “alloggiare” per decenni all’interno degli organi.
Dopo le medicine e le tossine, il nemico più grande del malato di cuore, è la paura.
Le emozioni negative, come paura, collera, rabbia, preoccupazione, ansietà, ecc. sprecano energia nervosa, producendo debolezza. Ecco la causa remota della malattia.
Questa debolezza si trasforma in tossiemia, e successivamente in malattia vera e propria.

«Dato che le emozioni, a lungo andare, interferiscono con le normali funzioni del cuore il loro ripetersi può rendere il cuore vulnerabile portandolo ad essere l’organo stressato. Ma le emozioni interferiscono anche con la digestione, i movimenti intestinali, le funzioni pancreatiche, le funzioni surrenali e di altre ghiandole prive di canali, col respirare, ecc.»[1]
Un'altra causa comune di avvelenamento è la decomposizione gastro-intestinale.
Sovralimentazione, alimentazione scorretta, combinazioni sbagliate, ecc. contribuiscono a creare indigestione con fermentazioni e putrefazioni. Questa situazione acidifica il sangue e aumenta l’infiammazione, predisponendo alla malattia.

Ipertensione La pressione sanguigna è data dalla resistenza offerta al sangue che fluisce lungo le arterie, o per meglio dire, è la pressione prodotta sulle arterie dal flusso del sangue che è costretto a passare attraverso le arterie stesse.
«
Se le arterie di una persona non sono indurite, se tutti gli organi vitali sono sani e se la sua tossiemia e il sistema nervoso sono normali, la pressione sanguigna di un uomo non dovrebbe aumentare con gli anni».[2] A differenza di quello che ci viene detto dalla medicina, secondo la quale, la pressione aumenta con l’età.

Alla base della pressione alta (ipertensione) c’è sempre una irritazione nervosa che la precede. L’irritazione causa indurimento arterioso.
L’alta pressione causa una contrazione dei vasi sanguigni.

La pressione del sangue viene abbassata dal riposo e dalla distensione.
Quello che è importante comprendere è che la pressione alta, come il colesterolo alto e l’osteoporosi, non sono sinonimi di malattia, ma bensì di condizioni diverse all’interno del corpo. Quindi non è la pressione la responsabile ma le condizioni interne.
Con lo stile di vita moderno, le arterie si induriscono con l’avanzare dell’età (situazione però non naturale), con la formazione di placche (causate da tossiemia generalizzata, infiammazione arteriosa, microlesioni dovute al cloro dell’acqua potabile, ai grassi idrogenati e ai latticini omogeneizzati) e perdono la loro elasticità, quindi offrono una più grande resistenza al fluire del sangue, causando l’aumento della pressione.

Si induriscono a tal punto da favorire una probabile rottura, che avviene spesso e volentieri nel cervello (ictus), dove le arterie mancano di un rivestimento muscolare.
Queste infiammazioni prolungate nel tempo, come detto nel capitolo sul colesterolo, fanno sì che il colesterolo LDL si attacchi alle membrane arteriose, innescando un circolo vizioso deleterio, dove però il colesterolo non è il problema!
Più colesterolo, fibrine, calcio, ecc. si “appiccicano” alle pareti, minore sarà il diametro libero delle arterie e quindi maggiore la pressione del sangue e lo sforzo del cuore per pomparlo. Le arterie, piene di placche ateromatose, diventano sempre più rigide e dure che si possono ulcerare e/o rompere con facilità.
Se le arterie non sono in una condizione di infiammazione, se non presentano lesioni, il colesterolo LDL non si attacca e scorre via nella corrente sanguigna.

Le tensioni nervose danno origine ad un aumento della pressione in quanto causano una pressione sulle arterie e su tutto il sistema arterioso.
Anche le tensioni emozionali (paura, rabbia, collera, frustrazioni, ecc.) come pure gli eccitamenti esagerati, fanno elevare la pressione.
Ricapitolando, l’ipertensione è ritenuta erroneamente una delle cause di malattia cardiaca, ma non è così. L’ipertensione è una sorgente di continuo lavoro extra  per un cuore già irritato e stanco.
«
Niente può essere superato tanto facilmente e permanentemente quanto la pressione alta. Può essere ridimensionata educando gli uomini e le donne, a rinunciare alle loro abitudini indebolenti»[3]

Le emozioni Sono le emozioni eccessive, l’uso spropositato di bevande eccitanti come il caffè, il té, il tabacco, ecc., a provocare irritazioni del cuore e delle arterie, portandolo gradualmente all’endocardite (infiammazione delle membrane interne del cuore) e all’endoarterite (infiammazione della membrana interna delle arterie).
Le emozioni non provocano direttamente la malattia, esse sprecano l’energia nervosa producendo debolezza. A lungo andare interferiscono con le normali funzioni del cuore rendendolo vulnerabile e soprattutto stressato.

Cosa possiamo fare? Una vita che si accordi pienamente con le legge naturale preserverà la salute e non si svilupperà alcuna malattia.
Il fumo, la sovralimentazione, le occupazioni sedentarie, l’obesità, la ghiottoneria, l’aria viziata, le combinazioni alimentari scorrette, la carenza di riposo, l’acidificazione del terreno biologico, l’eccesso di proteine animali, di zuccheri di sintesi, di amidi raffinati, sono tutte condizioni che alla lunga causeranno un crollo del sistema, che i medici leggeranno poi come “attacco cardiaco”.
Anche i farmaci «
essendo veleni, non fanno altro che danneggiare il tessuto cardiaco»[4]
Le regole qui sotto elencate - da prendere con le dovute cautele - sono assolutamente valide per ripristinare un qualsiasi stato di salute: sono alla base di un sana igiene naturale.

Per prima cosa è necessario bloccare la tossiemia dell’organismo:

Eliminare o ridurre drasticamente le proteine animali (latte, carne, formaggi, pesce) che provocano acidificazione del terreno. Un terreno acido sottrae minerali importanti (calcio, magnesio, sodio, fosforo) da ossa (osteoporosi), denti (carie) e da altri organi;

- Eliminare totalmente gli zuccheri bianchi e gli edulcoranti di sintesi come l’aspartame, che inquinano pericolosamente l’organismo e acidificano il terreno;

- Eliminare le farine bianche (pane, pasta, biscotti, cracker, ecc.) perché subiscono la raffinazione perdendo tutti i principi nutrizionali (vitamine, minerali). Sono carboidrati (zuccheri) allo stato puro e non rappresentano degli alimenti. Una volta ingeriti si trasformano in colesterolo e grasso. Sostituirli con farine integrali biologiche.

Secondo: disintossicare il corpo, mediante dei programma di pulizia:

- Pulizia intestino crasso (idrocolonterapia, clisteri, ecc.)

Pulizia di fegato e reni (farsi consigliare dal proprio medico naturopata o omeopata, oppure sentire l’erborista di fiducia);

- Eliminazione della Candida (fungo). Sembrerà impossibile, ma ogni qualvolta si usa un antibiotico si permette alla Candida di crescere e svilupparsi a partire dall’intestino. Da qui, il fungo attecchisce praticamente in ogni altro organo creando una situazione precancerosa. Vi sono numerosi metodi naturali per debellare la Candida.

- Un digiuno corretto e supervisionato è fondamentale per disintossicare il sistema e permettere al corpo di riparare i danni. I giorni da preferire sono con luna piena e nuova. Bere frullati e/o centrifugati di frutta e verdura biologica.

Terzo: ristabilire l’equilibrio interno:

Aumentando il riposo;

- Vivendo al meglio tutte le emozioni, anche le più semplici;

- Eliminando ogni fonte di inquinamento elettromagnetico nella zona notte. Spostare dalla camera da letto il cellulare, la radiosveglia, l’impianto stereo, il computer e il cordless. Riposare senza interferenze elettromagnetiche esterne, permette al corpo di rigenerarsi e di autoguarirsi. 

- Bere almeno 8-10 bicchieri di acqua pura, depurata con filtri ad osmosi, oppure di fonte. L’acqua è fondamentale per la vita, ed è il veicolo primario per l’espulsione delle tossine dal corpo. Ricordiamo che l’uomo è in una condizione perenne di disidratazione. 

- Mangiare ogni giorno frutta e verdura di stagione prodotte da coltivazione biologica e/o biodinamica. Soprattutto abbondare di verdure a foglie verdi, le uniche in grado di apportare i nutrienti base (protidi, lipidi, gludici) della vita, grazie alla fotosintesi clorofilliana.



[1] “Cosa può essere fatto per la malattia cardiaca?”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1998
[2] “
La pressione del sangue”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1989
[3] “
Cosa può essere fatto per la malattia cardiaca?”, Dottor Herbert M. Shelton, “Scienza e Salute”, giugno 1998
[4] “
Alcune osservazioni sugli attacchi di cuore” Dottor John J. Mega, “Scienza e Salute”, giugno 1998



venerdì 17 giugno 2016

Madre Terra chiama - Puntata del 15 giugno 2016

Le future malattie transgeniche


Le future malattie transgenicheA cura del dottor Giuseppe Nacci - tratto dal libro: “Mille Piante per guarire dal Cancro senza Chemio” dicembre 2010

Le Multinazionali OGM cercano, in sostanza, di produrre molecole farmaceutiche come l’Insulina e altri ormoni umani, oppure vaccini o sieri (questi ultimi a base di Anticorpi Monoclonali [Monoclonal AntiBodies, MoAbs]), o molecole proteiche di altra struttura biochimica (Lattoferrina, Ormone di Crescita, Antigeni neoplastici, etc…) tramite piante OGM, definite come “bio-reattori” o “bio-fabbriche”.
Mentre era, ed è, eticamente corretto produrre molecole farmaceutiche tramite ceppi di Escherichia Coli o di altri micro-organismi tenuti in laboratori protetti, un chiaro rifiuto etico e morale deve immediatamente sorgere all’idea di impiegare Pomodoro, Mais, Soia, e altre piante, in campo aperto o in serra (sia pure in laboratorio protetto) per produrre molecole bio-farmaceutiche, cioè proteine che vengono successivamente estratte dalla pianta ad uso di Insulina e altri ormoni umani, vaccini o sieri (questi ultimi a base di Anticorpi Monoclonali [Monoclonal AntiBodies, MoAbs]), o molecole proteiche di altra struttura biochimica (Lattoferrina, Ormone della Crescita, Antigeni neoplastici, etc…: a questo punto, il rischio di contaminazione ambientale avrebbe conseguenze tremende a livello sull’intera specie di quel tipo di pianta utilizzata per produrre la particolare molecola proteica, poiché la specifica pianta OGM (“bio-reattore” o “bio-fabbrica”, entrando nella catena alimentare animale o umana, provocherebbe l’assorbimento di questa particolare molecola proteica bio-farmacalogica da parte dei sistemi digestivi animali e umani, con effetti assolutamente sconosciuti, ma sicuramente dannosi.

Ad esempio, si è prodotto un vaccino a base di MoAbs contro l’Epatite B, ottenuto dal professor Charles Arnitzen, a Phoenix, Arizona. In seguito, si è prodotto anche un vaccino a base di MoAbs contro la Dissenteria, ottenuto dai professori Richter e Arnitzen, a Phoenix, Arizona da piante OGM bio-reattori (Patate).
Si stanno anche mettendo a punto vaccini da piante OGM contro la Tubercolosi e contro il Melanoma Maligno umano, quest’ultimo sfruttando le piante di Tabacco, ma si pensa anche da Graminacee (Grano, Riso, Mais).
Può essere utile riportare qui di seguito vecchi lavori bibliografici (1997-2001) sulla preparazione di piante OGM per produzione di bio-farmaci, fra cui soprattutto vaccini (vedi BIBLIOGRAFIA IN FONDO al presente documento)
Molte sono quindi le molecole bio-farmacologiche che le Multinazionali OGM e chemio-farmaceutiche intendono proporre sul mercato farmaceutico mondiale.
E’ pertanto necessaria una lunga disamina su queste bio-molecole, allo scopo di valutare:
Effettivi vantaggi in Medicina dal loro uso, a prescindere dal metodo di produzione di tali bio-farmaci.
Pericoli derivanti da ingestione involontaria di piante OGM (bio-reattori) produttrici di tali bio-farmaci.
Principali campi di applicazione dei bio-farmaci di cui si ipotizza la possibile produzione su larga scala tramite piante OGM (bio-reattori).

Oncologia

1) Bio-farmaci anti-cancro: Anticorpi Monoclonali (si autoveicolano sulle cellule tumorali).
La validità del loro impiego in terapie mediche attuali sono scarse: vedi “ 
Gli Anticorpi Monoclonali nella terapia anti-cancro “http://www.mednat.org/cancro/Allegato%2042.pdf ]).
Da circa dieci anni si sta assistendo alla commistione di Immuno-Terapia associata con Chemioterapia: nella fattispecie, impiegando Anticorpi Monoclonali prodotti per ingegneria genetica dalle Multinazionali Chemio-farmaceutiche in associazione con chemioterapici, con risultati superiori alla semplice Chemioterapia (Sobrero A.: Journal of Clinical Oncology, 2006, ASCO Annual Meeting Supplement, pp: 3544 ; Axel Grothey: Journal of Clinical Oncology, vol. 26, No.33, 2008, pp.: 5326-5334; Fairooz Kabbinavar, Journal of Clinical Oncology, vol. 23, No. 16, 2005, pp: 3697-3705). Ma va ribadito che Anticorpi Monoclonali usati da soli in tumori diffusi, senza Chemioterapia, ottengono in genere risultati superiori. Ad esempio, nel 1999 venne addirittura dimostrato che Anticorpi Monoclonali (anti HM1.24), usati senza Chemioterapia, in animali affetti da Mieloma Multiplo, determinavano l’attivazione di una efficace risposta immunitaria globale contro il Mieloma Multiplo stesso (Maasaki, Blood, vol.93, No.11, June 1, 1999, pp. 3922-3930), e capaci di indurre, in animale, risposta immunitaria cito-tossica mediata da linfociti, con regressione completa di malattia, anche se presa in stato avanzato. Gli Anticorpi Monoclonali (MoAbs) hanno però il limite, non superabile in alcun modo, della loro scarsa capacità di penetrazione nella massa tumorale a causa dell’elevata Pressione di Fluido Interstiziale del tumore (vedi: 
Gli Anticorpi Monoclonali nella terapia anti-cancro;
(
http://www.mednat.org/cancro/Allegato%2042.pdf).

La Risposta Immunitaria, indotta contro il tumore, avviata attraverso l'utilizzo dei Globuli Bianchi (Natural Killer) si è dimostrata di più riconosciuta sicurezza, con l’estrazione dei Linfociti dal tumore, loro coltivazione in ambiente sterile, e quindi loro successiva reinoculazione endovenosa nel paziente. A scopo di esempio si riportano gli ottimi risultati (Remissione Totale o Parziale) ottenuti nel 24% dall’italiano Prof. Giancarlo Pizza di Bologna su circa centoventi (120) pazienti fra il 1986 e il 2001 (Pizza Giancarlo: Immunotherapy of metastatic kidney cancer, Int. J. Cancer, 94, pp.109-120, 2001; http://www.mednat.org/cancro/Allegato%2043.pdf]).

Ma una Risposta Immunitaria contro il cancro è facilmente ottenibile mediante semplice alimentazione povera di proteine e ricca di vitamine e di enzimi proteolitici (vedi cap. 4 e cap. 17 [terapia Metabolica]) attivando in tal modo i Natural Killer prodotti dai linfonodi posti in prossimità del tumore (se non vengono tolti prima dal chirurgo !!!). Sull’azione dei Natural killer vedi “Le Scienze, ottobre 1994, N. 314, pp. 42-50,; e J.Ding: “Come agiscono le cellule killer”. Le Scienze, 1994, pp.: 28-34
(
http://www.mednat.org/cancro/Le%20Scienze%201994_%20Natural%20Killer.pdf )

Rischi derivanti dalla produzione di Anticorpi Monoclonali tramite piante OGM:
Vi è pericolo di malattie auto-immuni a partenza gastro-intestinale, totalmente sconosciute poiché ancora non esistenti. Si può stimare che gli Anticorpi Monoclonali anti-cancro potrebbero ridurre la naturale capacità di reazione anticorpale dell’organismo contro il cancro e altre malattie neoplastiche (leucemie, linfomi, sarcomi, etc…), a causa di diverse reazioni biochimiche quali ad esempio l’attivazione di linfociti T soppressori, oppure di reazioni crociate auto-immuni contro antigeni di tessuti sani di altri organi o apparati….

2) Bio-farmaci anti-cancro: antigeni neoplastici (a scopo immuno-attivante delle difese immunitarie)
Validità del loro impiego in terapie mediche attuali: buono, però estremamente costoso e del tutto immotivato, essendo facilmente ottenibile una Risposta Immunitaria contro il cancro mediante semplice alimentazione povera di proteine e ricca di vitamine e di enzimi proteolitici (vedi cap. 4 e cap. 17 [terapia Metabolica]), e visualizzabile facilmente con Eco-tomografie, TAC, Risonanza Magnetica o PET, che possono documentare l’incremento o meno di dimensione dei linfonodi prossimali al tumore maligno, con assenza di captazione del Fluoro 18-Desossiglucosio, convalidando così quanto già dimostrato dagli scienziati americani fin dal 1994 sull’attivazione dei 
Natural Killer di questi linfonodi prossimali alle masse tumorali
(
http://www.mednat.org/cancro/Le%20Scienze%201994_%20Natural%20Killer.pdf )

Malattie autoimmuni, Asma, Allergie, Intolleranze alimentari

Le Malattie auto-immuni più note e conosciute, verso le quali la Medicina Ufficiale non può far nulla, a parte la somministrazione di cortisonici e altri farmaci “sintomatici”, cioè che curano il sintomo della malattia, ma non la sua causa, sono moltissime. Qui di seguito si fa un breve elenco delle più comuni:

Occhio : uveite focoanafilattica, oftalmia simpatica Ghiandole salivari : Morbo di Sjogren Tiroide: Iper-tiroidismo (Malattia di Flajani-Graves von Basedow); Ipo-tiroidismo (Tiroide cronica di Hashimoto) Paratiroidi : Ipo-paratiroidismo Polmoni : Fibrosi polmonari di varie patologie sistemiche auto-immuni o per alveoliti allergiche di varia origine (forse anche malattia primitiva del polmone, quale propria FIBROSI POLMONARE PRIMITIVA: Malattia di Hamman-Rich);Cuore: Fibrosi endomiocardica Stomaco: Gastrite cronica atrofica con anemia perniciosa. Pancreas : Diabete Mellito Insulino-Dipendente o di Primo Tipo (o Diabete Giovanile). Fegato: alcune forme di cirrosi biliare. Intestino: Morbo celiaco (Sprue-celiaco, o Celiachia), Malattia di Wipple, Enteropatie proteino-disperdenti, Malattia di Crohn, Colite granulomatosa (Malattia di Crohn del Colon), Retto-Colite Ulcero-Emorragica. Surrenali: Atrofia surrenale primitiva. Reni e polmone: Sindrome di Goodpasture, Glomerulonefrite cronica membrano-proliferativa. Testicoli : sterilità maschile. Articolazioni : Malattia reumatica, Poliartrite Reumatoide, Spondilo-artrite Anchilopoietica.Collagenopatie: Lupus Eritematoso Sistemico (LES); Poli-Artrite Nodosa, Dermato-Poli-Miosite, Sclerodermia, Connettivite Mista, Sarcoidosi (sospetta: forse eziopatogenesi da Herpes virus). Cute: Pemfigo e pemfigoidi. Sangue: Anemia emolitica autoimmune, Porpora trombocitopenica idiomatica.

Queste patologie sono sostanzialmente una conseguenza di uno squilibrio immunitario, spesso derivante da una alimentazione iper-proteica che diventa causa di “DIS-BIOSI intestinale”, cioè di sovvertimento della normale flora batterica intestinale (flora batterica saprofita), responsabile dei fondamentali processi di assimilazione delle sostanze nutritive (vitamine naturali) contenute nei cibi vegetali (frutta, verdura, cereali, legumi, ortaggi). La perdita di questi “germi buoni” è dovuta all’alimentazione iper-proteica, ricca di aminoacidi essenziali (tutti e 9), della vitamina B12, e del glucosio (zucchero semplice) liberamente disponibili nel tubo intestinale.

Il Glucosio e la presenza di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali sono la fonte necessaria per lo sviluppo della flora batterica “cattiva”, cioè quella della putrefazione.
L’intestino umano ha un volume di circa 6 litri e una superficie enorme di circa 400-600 metri quadrati. Dalla gola fino all’ano sono pertanto disseminate ben 150 stazioni linfonodali, importantissimi presidi di Linfociti (globuli bianchi) che mantengono le difese immunitarie a ridosso di questa che può essere senz’altro considerata l’area più pericolosa e più critica del corpo: il lume intestinale, ricchissimo di germi “buoni” e “cattivi”.

I due polmoni hanno infatti una superficie totale molto più limitata: appena 80 metri quadrati; la pelle, in un soggetto adulto, non supera i 2 metri quadrati di superficie….
Su quest’immensa superficie intestinale si gioca quindi la differenza fra uno stato di salute e uno stato di malattia. La massa fecale, in un soggetto vegetariano, è costituita al 20-40% da germi “buoni” (entero-batteri, o germi simbiotici o saprofiti). Questi germi sono comunque presenti in tutti i soggetti nella parte alta dell’intestino (parte iniziale e media dell’intestino tenue: duodeno e digiuno). Essi appartengono ad oltre 400 specie, tra i più importanti si evidenziano: Bifidobacterium bifidumLactobacillus acidophilusLactobacillus bulgaricusLactobacillus lactisLactobacillus rhamnosus; altri: EdwardsiellaCitrobacterProvidenciaArizonaEscherichia coliEnterobacterSerratiaKlebsiella,PseudomonasShigellaVibrioProteus, etc…
Anche alcune sottospecie di questi germi sono comunque patogene (Vibrio colerae, Shigella dissenteriae, Pseudomonas aeruginosa).

In ogni caso, sono tutti germi aerobi, cioè hanno tutti bisogno di Ossigeno per vivere. Essi sono gli artefici di quella SIM-BIOSI tra corpo umano e germi stessi che consente un buon equilibrio nutrizionale di assimilazione delle vitamine da parte dell’uomo in cambio di un habitat ideale alla proliferazione dei questi medesimi.
Questi batteri non sono danneggiati dall’alimentazione vegetariana, pur essendo la frutta, la verdura, gli ortaggi, le spezie ricchissimi di sostanzegermicidefungicide e parassicide (es.: Allicina, contenuta in Allium species). Viceversa, questi germi aiutano enormemente il fisico a digerire e quindi ad assimilare le migliaia di vitamine naturali contenute nei cibi vegetariani.
La massa fecale, nella parte iniziale dell’intestino, conterrà circa 1 milione di questi germi per 1 grammo di massa di escrementi. Via via che la massa fecale scende nel tubo intestinale aumenta la sua percentuale di germi simbiotici o saprofiti (germi “buoni”), raggiungendo anche il valore di 10 milioni di germi per 1 grammo di feci.

Nella parte bassa dell’intestino (Colon) cominciano però a formarsi colonie di germi completamente diversi da quelli “buoni”: sono i germi dellaputrefazione, capaci di sopravvivere anche in assenza di ossigeno: BacteroidesPepto-streptococchi, etc…
La quantità di questi germi presenti nelle masse fecali aumenta a dismisura, raggiungendo valori compresi fra 1 miliardo e 100 miliardi di germi “cattivi” per grammo di massa fecale.
Questi germi “cattivi” dovrebbero esistere solo nella parte finale dell’intestino, ma purtroppo non è così: un’alimentazione sbagliata tende infatti a far sì che questi germi “risalgano” l’intestino, raggiungendo zone dove non dovrebbero proliferare, come ad esempio l’Helicobacter pylorii che nello stomaco è poi causa di gastrite e di ulcera gastrica, rigonfiamento gassoso dello stomaco (con possibile effetto di “spina irritativa” al cuore).

La proliferazione abnorme di questi germi “cattivi” avviene quando trovano nutrimento in un’alimentazione iper-proteica e ricca di glucosio.
Ma anche il latte, il formaggio e altri suoi derivati hanno la loro grave responsabilità: la Caseina, contenuta nel latte e nei suoi derivati, aiuta enormemente a ridurre le quantità di ossigeno presenti nel tubo intestinale, grazie alla sua capacità di “incollare” le pareti intestinali fra loro (riducendo enormemente, inoltre, il volume intestinale disponibile per l’assimilazione delle vitamine naturali stesse).
L’importanza di questi germi “cattivi”, come causa di patologie successive, è data dal fatto che essi rubano spazio e terreno ai germi “buoni”, cioè ai simbiotici o saprofiti.
L’organismo umano perde così, a questo punto, la possibilità di assimilare le preziose vitamine naturali.
La presenza dei germi della putrefazione apre poi la strada ai funghi (candide), le quali a loro volta apriranno la strada ai parassiti (vermi) intestinali.

La presenza dei parassiti (vermi) intestinali è un fenomeno molto diffuso nella popolazione italiana attuale, benché notevolmente sottostimata. Un valore ematico facilmente ottenibile è quello della percentuale di EOSINOFILI presenti nell’”Ematocrito con formula”.
Intolleranze alimentari, allergie (asma compreso) e gran parte delle malattie auto-immuni (o forse tutte) hanno, o avrebbero, quindi come unica causa (ezio-patogenesi) la presenza di parassiti (vermi) nell’intestino.
Nell’ASMA, nelle malattie allergiche, nelle intolleranze alimentari sono presenti percentuali di EOSINOFILI superiori al 2% (valore limite che non si dovrebbe superare);
Nelle allergie sono presenti le IgE; quest’ultime sono viceversa assenti nelle intolleranze alimentari.

NOTA: In merito all’allergia e alle intolleranze alimentari si ritiene, in contrasto con la linea di molti allergologi, che sia le intolleranze alimentari che le allergie (compreso l’Asma) siano riconducibili ad un unico quadro ezio-patogenetico: squilibrio immunitario da disbiosi intestinale.
In questi pazienti è però necessario mantenere una alimentazione proteica almeno settimanale (cioè una sola volta alla settimana) fatta di pesce, carne e uova (biologiche), ciò allo scopo di evitare pericolosi shock anafilattici in caso di errate o mancate regole alimentari nella fase di “svezzamento” alimentare vegetariano impostato, soprattutto se attuate in assenza della vitamina F, che dev’essere invece regolarmente assunta a scanso di possibili fenomeni allergenici.
Viceversa sarebbero comunque da eliminare per molto tempo il Latte e i suoi derivati.
In merito allo zucchero bianco o di canna, e al lievito (Pane, Pizza, Birra), essi dovrebbero comunque essere vietati per molto tempo.

Di recente, le Multinazionali chemio-farmaceutiche e OGM hanno però iniziato ad ipotizzare l’utilizzo di Anticorpi Monoclonali per la cura di queste patologie, sia nel caso delle Malattie autoimmuni che nel caso delle Allergie, dell’Asma e delle Intolleranze Alimentari.
Personalmente si ritiene del tutto improponibile il loro impiego sia sul piano dei costi, sia sul piano di possibili effetti gravi non prevedibili sulla salute degli stessi pazienti.
In merito poi al possibile utilizzo di piante OGM per la produzione di Anticorpi Monoclonali per la cura di dette patologie, il rischio ambientale che si avrebbe sulla catena alimentare animale e umana è assolutamente inaccettabile, causa i gravissimi rischi di morte per shock anafilattici e di altro genere.

Malattie infettive

Molte piante si sono dimostrate efficaci nella cura di malattie infettive, che spesso la disinformazione mediatica chemio-farmaceutica tende a ignorare.
Ad esempio, diverse piante si sono dimostrate attive contro la Sindrome da Immuno Deficenza Acquisita (AIDS), sia attivando la risposta immunitaria contro il sospetto retrovirus HIV (o altro agente patogeno), sia intervenendo a livello stesso del DNA della cellula umana (linfocita T) infettata (Kaleab Asres: 
Naturally derived anti-HIV agents, Phytotherapy Research, 19, pp: 557-581, 2005)
VEDI su: 
http://www.erbeofficinali.org/dati/nacci/studi/piante%20anti-AIDS.pdf

Vaccinazioni contro l’Epatite B, la Tubercolosi e altre malattie infettive sono quindi accettate, ma non attraverso l’utilizzo di piante OGM (bio-reattori), dato il grave pericolo di reazioni auto-immuni o di altro genere quali ad esempio le reazioni d’ipersensibilità gastro-intestinale.
Esse si verificano in soggetti in cui la reattività all’antigene (modificato o meno dalla flora batterica intestinale) sia stata alterata. La nuova esposizione all’antigene (o ad uno molto simile) provoca diverse reazioni anormali. Le reazioni d’ipersensibilità sono di 2 tipi:

- mediate da anticorpi (reazioni immunitarie di tipo immediato)

- mediate da cellule (reazioni immunitarie di tipo ritardato)

Queste reazioni di ipersensibilità sono state classificate da Gell e Coombs in 4 tipi principali:

Ipersensibilità di tipo anafilattico: anticorpi IgE si legano ai Mastociti e ai Basofili mediante il frammento Fc. Quando gli Antigeni reagiscono con questo Fc, si liberano amine vasoattive e altri mediatori, che scatenano la reazione.

Ipersensibilità di tipo citotossico: gli Antigeni posti sulla superficie cellulare si combinano con gli Anticorpi. Ciò può provocare l’opsonizzazionee la fagocitosi senza Complemento, facilitare l’attacco da parte delle cellule, o determinare l’attacco del Complemento che promuove l’aderenza immunologia ai fagociti; l’effetto litico può dar luogo anche al danneggiamento della membrana cellulare da parte del Complemento.

Ipersensibilità mediata da immuno-complessi: gli Antigeni si combinano con gli Anticorpi per formare complessi che, a loro volta, attivano ilComplemento e il Fattore di Hageman (il Fattore XII nella coagulazione del sangue) e aggregano le Piastrine, trombosi di piccoli vasi, liberazione di amine vasoattive.

Ipersensibilità mediata da cellule: i Linfociti T che possiedono recettori specifici per gli Antigeni vengono attivati dal contatto con questi Antigeni, proliferano, si trasformano e liberano vari mediatori (Linfochine) che, a loro volta, agiscono sui Macrofagi, sui Linfociti e su altre cellule per provocare le reazioni dell’ipersensibilità di tipo ritardato.

Alla luce di quanto già accaduto con le vaccinazioni contro l’influenza messicana H1N1 (www.mednat.org/vaccini/influenza_suina.htm ), può essere quindi utile riportare qui di seguito alcuni dati di approfondimento:

Anafilassi

(Parzialmente tratto dal capitolo 13 di Jawetz E.: Microbiologia medica , V Edizione italiana, tradotta da”Review of Medical Microbiology”, Jawetz E., 1980 LANGE Medical Publications, Los Altos, California)
Può essere sistemica, cioè generalizzata, oppure locale, interessando soltanto la cute, o le vie respiratorie o l’apparato gastro-intestinale, o altri organi o apparati.
L’Anafilassi GENERALIZZATA comincia nell’uomo 5-30 minuti dopo la somministrazione dell’antigene scatenante, con rossore, orticaria, tosse parossistica, dispnea, vomito, cianosi, collasso cardio-circolatorio, e shock. Le cause principali di morte sono l’edema laringeo, l’edema massivo delle vie respiratorie, e l’aritmia cardiaca. Le cause più importanti di anafilassi generalizzata nell’uomo sono i farmaci (per esempio penicillina), i prodotti biologici (per esempio i sieri animali), le punture d’insetto (per esempio il veleno di ape o di vespa) e gli alimenti (per esempio i crostacei).

L’Anafilassi LOCALE insorge invece entro pochi minuti dal contatto (inalazione o ingestione), ed è una reazione tra l’Antigene responsabile e l’organo sensibile che va in shock: si manifesta comunemente come febbre da fieno, asma, orticaria e vomito. Circa il 10% della popolazione è incline a sensibilizzarsi spontaneamente a vari Antigeni (allergeni) ambientali, per esempio pollini di ambrosia, graminacee o alberi, alimenti e derivati epiteliali degli animali.
Questi soggetti sviluppano reazioni allergiche (atopia) quando vengono esposti all’Antigene.
Esiste una marcata predisposizione familiare a questo tipo di affezioni, ma ciascun individuo deve essere sensibilizzato dallo specifico allergene prima di manifestare le reazioni atopiche.

Reazioni anafilattoidi 
(Parzialmente tratto dal capitolo 13 di Jawetz E.: Microbiologia medica , V Edizione italiana, tradotta da”Review of Medical Microbiology”, Jawetz E., 1980 LANGE Medical Publications, Los Altos, California)
Queste reazioni sono simili all’Anafilassi, ma vengono scatenate dall’inoculazione di sospensioni di particelle o di colloidi (Caolino, solfato di Bario, Inulina, etc.) che attivano il 
Fattore di Hageman, la Plasmina, la Callicreina, e la sequenza del Complemento. Esse non hanno attinenza con le reazioni Antigene-Anticorpo (Ag-Ac) o con l’allergia.

Reazione di Arthus 
(Parzialmente tratto dal capitolo 13 di Jawetz E.: Microbiologia medica , V Edizione italiana, tradotta da”Review of Medical Microbiology”, Jawetz E., 1980 LANGE Medical Publications, Los Altos, California)

Questa reazione di ipersensibilità mediata da Anticorpi richiede una grande quantità di complessi Antigene–Anticorpo (Ag-Ac) che fissano ilComplemento, attraggono i Leucociti polimorfonucleati e vengono fagocitati da essi. Le cellule liberano enzimi lisosomici che causano lesioni tissutali, tipicamente con vascuolite delle pareti dei vasi sanguigni. Qualsiasi classe di Immunoglobuline (Anticorpi) fissanti il Complemento può provocare la reazione di Arthus, e a livelli più elevati di Anticorpi corrispondono lesioni più intense; si richiedono livelli anticorpali almeno mille volte superiori rispetto a quelli necessari per l’anafilassi descritta sopra, e complessi Ag-Ac possono quindi provocare la reazione di Arthus.
Mentre nell’Anafilassi le modificazioni nella struttura dei tessuti sono limitate a vasodilatazione, edema e pochi Leucociti polimorfonucleati, la reazione di Arthus è caratterizzata da una infiammazione più intensa. Essa inizia con trombosi di piccoli vasi circondati da edema e da intensa infiltrazione di Leucociti polimorfonucleati; quindi si sviluppano aree di necrosi nelle pareti dei vasi sanguigni. I Neutrofili degenerano e i loro frammenti vengono fagocitati da cellule mononucleate e da Eosinofili.

Malattia da siero 
(Parzialmente tratto dal capitolo 13 di Jawetz E.: Microbiologia medica , V Edizione italiana, tradotta da”Review of Medical Microbiology”, Jawetz E., 1980 LANGE Medical Publications, Los Altos, California)

Insorge dopo 4-18 giorni dalla penetrazione dell’antigene proteico (es.: molecole proteiche come MoAbs o altro presenti nella pianta OGM) nel flusso ematico (es.: sistema gastro-intestinale), con febbre, orticaria diffusa, tumefazioni articolari e ingrossamento dei linfonodi e della milza. Alcuni tessuti possono anche presentare reazione di Arthus, ma anche vasodilatazione, edema e contrazione dei muscoli lisci (come nell’Anafilassi). Il meccanismo è il seguente: dopo la somministrazione di una grande quantità di Antigene (es: penetrazione dell’Antigene proteico come ad esempio Anticorpi Monoclonali esogeni di derivazione da pianta OGM nel flusso ematico del sistema gastro-intestinale), la loro concentrazione nel sangue declina gradualmente e, nello stesso tempo, comincia la produzione di Anticorpi da parte dell’organismo. La presenza simultanea di Antigene e di Anticorpi porta alla formazione di complessi Ag-Ac solubili che scatenano la risposta immune, combinando la vascuolite con la liberazione di mediatori chimici, e determinando ulteriori danni a cascata su tutti gli organi….

Ulteriori dati:
6/02/02

I diabetici chiedono che siano effettuati test di controllo più rigidi sull'effettiva sicurezza dell'insulina transgenica.Fonte: The Globe and Mail, Canada In Canada, la Society for Diabetic Rights e alcuni medici hanno chiesto che venga avviata una pubblica inchiesta sulla sicurezza dell'insulina OGM data la crescita costante del numero di casi in cui il prodotto si è dimostrato nocivo o addirittura letale. La Society ha inoltre chiesto che l'Health Canada faccia in modo che l'insulina derivata dagli animali venga resa più facilmente reperibile sul mercato. Avvalendosi della legge che permette il libero accesso alle informazioni, la Society ha scoperto che nel gennaio 2001 otto cittadini canadesi erano morti dopo aver fatto uso dell'insulina sintetica e che altri 465 avevano denunciato reazioni negative alla sostanza. Per contro, soltanto nove malati avevano reagito negativamente all'insulina derivata dai suini e nessuno a quella derivata dai bovini. Negli USA si sono registrati 92 decessi e ben 4000 casi di reazioni negative all'insulina sintetica.

26/04/02 Presto disponibile una varietà di riso OGM in grado di produrre le stesse proteine contenute nel latte materno 
Fonte: Nature, UK, di Helen Pearson. 

Una delle ultime trovate della biotecnologia pare riguardi la manipolazione genetica di piante e animali allo scopo di ottenere sostanze proteiche identiche a quelle contenute nel latte materno, risolvendo i problemi di tutte quelle madri che non possono allattare i propri figli. Un gruppo di scienziati dell'Università della California, guidati da Yuriko Adkins, ha modificato una varietà di riso inserendovi il gene responsabile della produzione della lattoferrina, un enzima del latte necessario ai neonati per metabolizzare il ferro e combattere le infezioni. Per essere commercializzato il riso così ottenuto dovrebbe essere approvato dall'FDA, le cui leggi, tuttavia, prevedono, a tutt'oggi, soltanto la regolamentazione di piante OGM in grado di produrre medicinali o pesticidi. Ne consegue che tutto il sistema di norme dell'FDA dovrebbe essere adeguatamente rivisto prima che la produzione a scopo commerciale del riso che produce lattoferrina o di altri organismi geneticamente modificati allo scopo di produrre sostante proteiche utili all'uomo ottengano l'autorizzazione.

10/07/02
Concesso il brevetto ad una varietà di granturco OGM contenente un gene umano.
Fonte: Pioneer Press, USA, di Paul Elias. 
L'Ufficio Brevetti statunitense ha concesso al Scripps Research Institute un brevetto che consente al laboratorio di ricerca di controllare in maniera esclusiva alcune delle più interessanti proteine umane ottenute attraverso la coltivazione di vegetali OGM. A detenere i diritti commerciali delle specie brevettate è la Epicyte Pharmaceutical Inc. di San Diego. L'azienda, insieme alla consociata Dow Chemical Co., spera di poter ottenere gli anticorpi contro il virus dell'herpes attraverso la modificazione genetica del granturco e di produrre poi con essi un gel ad azione locale. La società spera di poter iniziare a sperimentare il gel sui pazienti a partire dal prossimo anno.

Negli USA già esistenti più di trecento coltivazioni sperimentali segrete di piante OGM per la produzione di sostanze medicinali. Fonte: Genet. 11/07/02
Secondo una recente relazione pubblicata da 
Genetically Engineered Food Alert Coalition, un'associazione statunitense costituita da gruppi di consumatori e di ambientalisti, una nuova tipologia di contaminazione genetica sarebbe alle porte, quella cioè rappresentata dai vegetali geneticamente modificati allo scopo di ottenere sostanze farmacologiche. Le piante, che a quanto pare vengono già coltivate in ben 300 campi sperimentali segreti sparsi in tutti gli Stati Uniti, includono specie modificate per produrre sostanze che inducono l'aborto, ormoni della crescita, sostanze per la coagulazione sanguigna e la tripsina, un allergene. Larry Bohlen, direttore del progetto Health and Environment Programs presso la sezione americana dell'associazione ambientalista Friends of the Earth e membro della Coalizione, ha dichiarato a proposito "un solo errore da parte di una multinazionale e ci ritroveremo tutti a ingerire attraverso i cereali che consumiamo quotidianamente medicinali prescritti ad altri".

03/12/02
L'Ucraina pronta a produrre farmaci dalle piante per coprire il fabbisogno nazionale.
Fonte: Large Scale Biology Corporation, USA.
Lo scorso 5 Novembre il vice primo ministro ucraino Volodymyr Seminozhenko ha firmato un accordo ufficiale con due aziende farmaceutiche per avviare la produzione locale di medicinali attraverso la modificazione genetica delle piante. Le due aziende che metteranno a disposizione le proprie tecnologie collaborando con gli scienziati ucraini per la produzione di proteine e vaccini sono l'americana Large Scale Biology Corporation(Nasdaq: LSBC) e la tedesca Icon Genetics AG. È probabile che in futuro a queste due si aggiunga qualche azienda farmaceutica ucraina.

12/12/02
Criticate dagli scienziati le nuove tecniche di modificazione genetica. Fonte: The Observer, di Antony Barnett e Robin McKie.
Un gruppo di ricercatori ha messo a punto una tecnica per accelerare i processi evolutivi inserendo i geni promotori del cancro in organismi animali e vegetali. Grazie a tale metodo è possibile creare nel giro di qualche mese centinaia di specie mutanti, che normalmente si genererebbero in natura nell'arco di millenni.
Tale tecnica, detta morfogenesi e adoperata nella creazione di nuove specie animali e vegetali ha suscitato le proteste di gran parte degli esponenti della comunità scientifica e degli ambientalisti.
Secondo alcuni, infatti, tale procedura potrebbe risultare nelle creazione di organismi con geni promotori del cancro che potrebbero poi essere rilasciati nell'ambiente. Tuttavia la Morphotek, azienda statunitense responsabile dell'invenzione della tecnica, afferma che essa potrebbe rivelarsi utilissima per le aziende agricole e farmaceutiche in quanto permette di isolare specie dalla resa vantaggiosa come vegetali in grado di resistere alla siccità o mucche dal latte più nutriente.
I geni promotori del cancro infatti determinano mutazioni a catena nelle piante, nei mammiferi e nei microrganismi in cui vengono inseriti e dai cui si generano poi migliaia di mutanti che diventano oggetto per la ricerca di caratteristiche utili.

16/12/02Negli Stati Uniti ricavati dal tabacco farmaci per la cura del cancro. Fonte: Los Angeles Times, USA. L'azienda farmaceutica Large Scale Biology Corp. sta sviluppando piante di tabacco sulle cui foglie si generano cellule tumorali che vengono successivamente estratte e sottoposte a studi di laboratorio allo scopo di ricavarne un vaccino contro il cancro. Al momento sono sedici i pazienti malati di tumore ai linfonodi a cui è stato somministrato il nuovo farmaco in via sperimentale. La novità sta nel fatto che si tratta non di un medicinale prodotto su larga scala bensì specifico per la cura di una particolare tipologia di neoplasie, aprendo le porte alla produzione di farmaci "fatti su misura". A causa del fatto che il cancro al sistema linfatico si diffonde con lentezza ci vorranno anni prima di stabilire l'effettiva efficacia del vaccino somministrato. Tuttavia i primi dati sono confortanti. Durante una recente conferenza tenuta a Philadelphia, gli scienziati della Large Scale Biology Corp. hanno infatti dichiarato che, dopo aver ricevuto il vaccino, ben dieci dei sedici pazienti hanno sviluppato cellule in grado di contrastare quelle tumorali, una percentuale molto alta per un farmaco anti-cancro. L'azienda si propone ora di elaborare la versione definitiva del farmaco entro sei settimane al fine di poter provvedere alla cura di almeno diecimila malati ogni anno.

15/12/04
Gli scienziati chiedono il bando degli OGM utilizzati nella produzione di farmaci.Fonte: Genet.
L¹UCS, (Union of Concerned Scientists), ha esortato l’USDA ad imporre un bando immediato sulla produzione di Mais, Soia e altre piante modificate per la produzione di farmaci e sostanze chimiche per uso industriale. L’UCS ha inoltre raccomandato che l’USDA organizzi una campagna per la promozione di sistemi di produzione alternativi più sicuri. Gli scienziati hanno basato le proprie affermazioni sulle conclusioni di uno studio recentemente completato da sei esperti che hanno analizzato il sistema attuale di coltivazione di tali OGM, arrivando alla conclusione che, se essi resteranno immutati, l¹ingresso di tali alimenti nella catena alimentare sarà del tutto impossibile da evitare. In sostanza, riassume lo studio, i consumatori americani attualmente corrono il serio rischio di ingerire farmaci involontariamente, con il semplice consumo di ciotole di cereali a colazione !

14 marzo 2005 Olio Extra Vergine OGM A Chicago vogliono produrre un acido oleico BT contro il tumore al seno 
FONTE : Assobiotec/Federchimica
 
Che la dieta mediterranea fosse un rimedio salutare per le sindromi metaboliche è noto da tempo, ma che i principi attivi contenuti nell'olio d'oliva fossero implicati nella diminuzione del rischio di contrarre il tumore al seno, è scoperta recente.
 
Un gruppo di ricercatori della 
Northwestern University di Chicago, diretti da Javier Menendez, ha recentemente pubblicato sul bollettino interno dell'università gli esiti di uno screening associato all'assunzione di olio extravergine d'oliva, verificando che un'alta percentuale di donne a rischio dal punto di vista del tumore mammario per fattori secondari, è risultata pressoché esente da danni citologici.
"
L'acido oleico contenuto nell'olio - afferma Menendez - riduce in misura notevole i livelli di un oncogene, l'Her-2/neu, tipico della comparsa di tumori estremamente aggressivi e dalla prognosi infausta. La relativa semplicità di sintesi del principio attivo - continua - farà sì che, con adeguati trattamenti bioingegneristici, lo si possa produrre con le caratteristiche farmacologiche necessarie ad applicarlo come protettivo".

14 marzo 2005 
Anche l'ENEA studia un vaccino OGM contro l'AIDS 
Fonte : Repubblica
 
Per ora siamo alla coltura dei virus dell’Aids sulle foglie di Tabacco, più avanti (forse) i possibili antidoti: grandi quantità di farmaco a prezzi ridotti e privi di effetti collaterali.
Finalmente anche l’Italia è in prima linea nel campo della sperimentazione dei vaccini vegetali.
E’ in fase di test sugli animali il vaccino anti-Aids ottenuto trasformando piante di tabacco in “bio-reattori”, ossia economiche ma efficaci fabbriche biologiche.
Le ricerche, in corso nel centro di ricerche dell'ENEA alla Casaccia (Roma) e uniche in Italia, toccano l’area delle biotecnologie vegetali, campo all'avanguardia a livello internazionale. «
I vaccini prodotti dalle piante, hanno il doppio vantaggio di avere costi molto bassi e di non richiedere una catena del freddo, così come accade con i vaccini ottenuti con le tecniche tradizionali», spiega Rosella Franconi, ricercatrice del dipartimento biotech dell’Enea, diretto da Eugenio Benvenuto. 
Per realizzare un vaccino il primo passo è estrarre il materiale genetico del virus che si vuole combattere.
Questo viene quindi trasferito in piantine nane di tabacco producendo delle microabrasioni sulla superficie delle foglie con un semplice sfregamento.
A questo punto l'infezione nella pianta ha preso il via e comincia gradualmente ad estendersi dalla foglia trattata al resto della pianta. La comparsa di nuove foglie dall'aspetto meno florido e un po' arricciate è un ottimo segno perché vuol dire che l'infezione è avvenuta.
A questo punto non resta che estrarre dalle foglie le molecole di interesse farmacologico e con queste realizzare il vaccino.
 

Nelle serre della Casaccia le piantine di tabacco trasformate in “bio-fabbriche” lavorano anche alla produzione di un vaccino terapeutico contro il tumore del collo dell'utero causato dal Papilloma virus.
 
L’ENEA non è comunque la sola struttura di ricerca a cimentarsi nel campo dei vaccini vegetali. Già da qualche anno sono allo studio in tutto il mondo vaccini per prevenire virus come l’Epatite B o il Melanoma prodotti "ingegnerizzando" delle piantine come Patate o Pomodori.
Negli Usa ad esempio è in corso un test su 42 persone condotto dai ricercatori del 
Roswell Park Cancer Institute che hanno modificato la pianta della Patata con l'inserimento di un gene che riesce a far sviluppare una risposta immunitaria contro l’epatite B. Il 60% del campione ha mostrato segnali dello sviluppo di una buona immunità verso il virus Hbv dopo aver mangiato un boccone della patata transgenica, dato che viene riportato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze Proceedings of National Academy of Sciences.

Un vaccino commestibile potrebbe essere un modo più economico e pratico per debellare il pericoloso virus, e un asso nella manica per realizzare programmi globali di vaccinazione, ha riferito il coordinatore delle sperimentazioni al Roswell Park Cancer Institute, Yasmin Thanavala, precisando che il loro vaccino è più efficace e sicuro di altri vaccini orali messi a punto in altri centri di ricerca del mondo.
Poiché il vaccino commestibile contiene una sola proteina virale e non il patogeno stesso, è impossibile che dia infezioni negli individui trattati con le Patate.

Il grande vantaggio di questi vaccini, oltre ai costi di produzione molto più ridotti, sta nel fatto che permetterebbe di ovviare ai complessi metodi di conservazione dei normali preparati vaccinali, necessità che rende difficilmente applicabile su vasta scala campagne di vaccinazioni che investano i paesi più poveri dove anche i mezzi di refrigerazione per medicine e vaccini sono inesistenti.
Questo vaccino potrà essere il primo di una lunga serie anche per Francesco Sala, uno dei massimi esperti di biotecnologie, che lavora all'Università Statale di Milano. Se il traguardo dei vaccini in piante biotech (OGM) appare non più fantascienza resta, però, il grosso problema dei finanziamenti: «
Per la nostra ricerca all'Università di Milano - afferma Sala - abbiamo ricevuto fondi pari a 50.000 euro per il 2004 e non ci sono ancora finanziamenti per il 2005. Una somma esigua, se si considera che in Sud Corea, per ricerche analoghe, vengono stanziati due milioni di dollari l'anno. Il problema è che questo settore interessa poco le multinazionali, dal momento che i guadagni sarebbero ridotti, ed è per questo che gli enti pubblici dovrebbero farsene maggior carico stanziando fondi adeguati, poiché l'accesso alle vaccinazioni è un interesse sociale senza confini

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